LABORATORI E ATTIVITÀ

Nella nostra scuola, come modalità di organizzazione delle attività, viene utilizzata anche la modalità del laboratorio, termine che rimanda ad una polivalenza di significati: fa pensare all’idea del lavoro, ma anche alla capacità di agire per pensare e di pensare agendo. Attraverso il laboratorio il bambino:

– AGISCE
– PENSA
– PENSA FACENDO
– PENSA PER FARE

In periodi specifici dell’anno, accanto alle attività di sezione, al mattino o/e al pomeriggio, si svolgono attività di laboratorio per bambini

LABORATORIO ARTISTICO

Progetto giochiamo con l’arte

Le esperienze didattiche legate al mondo dell’arte sono altamente formative e svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’evoluzione infantile. Offrono, infatti, ai bambini l’opportunità di entrare in contatto con forme di comunicazione diverse che, al pari del linguaggio verbale e mimico, sono in grado di trasmettere ed esprimere emozioni e sentimenti. Vivere esperienze artistiche, nelle sue varie forme, fin dalla tenera età equivale a sviluppare la conoscenza di sé, degli altri e della realtà, andando a contagiare anche gli altri apprendimenti. I bambini, durante le loro attività creative, coinvolgono numerose capacità cognitive e non fanno altro che “pensare” con i propri sensi. Confrontarsi con la pittura, una delle più alte espressioni dell’ingegno umano, porta i bambini ad avvicinarsi all’arte attraverso il “fare”. Lasciare sul foglio questa traccia di sé ha quindi un grande valore autobiografico,in un gioco continuo di confronto in cui ciascuno mostra e fa agire i propri modi di essere.

L’opera d’arte assume un significato e una “lettura” importante se trova un giusto spazio didattico: osservando le opere d’arte, si vuol portare i bambini ad esprimere le loro emozioni, i loro sentimenti e stati d’animo, attraverso la primaria forma comunicativa, accrescendone i mezzi, considerata anche la difficoltà per alcuni di esprimersi con il linguaggio verbale, o perché straniero o perché immaturo linguisticamente. L’arte e l’avvicinamento ad essa è per il bambino una eccezionale opportunità per favorire e costruire una propria identità personale e culturale. L’obiettivo non è quello di promuovere una conoscenza nozionistica dell’arte ma, attraverso percorsi esperienziali, proporre ai bambini di diventare veri protagonisti proprio là dove il loro agire potenzia l’apprendimento. L’approccio all’arte attraverso i laboratori dovrà tener conto delle diverse possibilità di pensiero del bambino, incoraggiando lo sviluppo della creatività strettamente associata al pensiero divergente, sviluppando l’autonomia individuale, l’autenticità, l’originalità e rafforzando stima e fiducia. Attraverso il progetto con “Giochiamo con l’arte” i bambini scopriranno l’esistenza di un mondo rappresentativo che li stimolerà a “vedere” con occhi diversi ciò che li circonda.

LABORATORIO DI ATTIVITÀ MOTORIA

Progetto di psicomotricità

La finalità di questa attività consente al bambino la sperimentazione e il potenziamento degli schemi motori di base e lo sviluppo dello schema corporeo attraverso il gioco strutturato, libero e simbolico e garantisce una corretta percezione spazio/temporale in rapporto a sé e agli altri. Guido Petter afferma che : “L’educazione motoria ha un’importanza assai maggiore di quanto comunemente si creda. Tale importanza deriva dagli stretti rapporti che esistono, o possono essere stabiliti e rafforzati, fra attività motoria e attività mentale, fra sviluppo psicomotorio e lo sviluppo di altri aspetti della personalità”. Gli apprendimenti, “le operazioni mentali”, si formano, infatti, attraverso un processo di interiorizzazione delle attività svolte a livello motorio e delle azioni svolte con il corpo (movimenti, manipolazione, ecc.) Dall’interazione fra corpo e psiche nasce la capacità dell’essere umano di entrare in contatto con il mondo e di creare un rapporto costruttivo con esso. Il bambino struttura il proprio io in un continuo rapporto fra il sé, gli altri, lo spazio e gli oggetti, imparando ad “aggiustare” i propri movimenti nello spazio e affinando sensazioni e percezioni.

L’atteggiamento dell’insegnante sarà partecipativo, ella guiderà i bambini alla scoperta delle regole per giocare insieme (ascoltare, non farsi male, non distruggere nulla di ciò che fanno gli altri, riordinare); eviterà di imporre direttamente le attività da svolgere, stimolando i bambini alla ricerca delle soluzioni per tentativi ed errori. Il bambino sarà sollecitato a fare e a riflettere sulle sue azioni. Fra i 3 e i 6 anni, infatti, l’apprendimento passa attraverso l’esperienza: si impara facendo ed è proprio mediante le diverse azioni che si sviluppano e si potenziano molte capacità (attenzione, concentrazione, osservazione, confronto, riflessione, sintesi) che sono alla base dellacrescita personale e culturale di ciascuno.
Carattere essenziale di tutte le proposte di gioco è la cooperazione: in nessun caso i bambini sono posti nella condizione di vincere o perdere o di essere esclusi dal gioco. Al termine dei giochi o al termine di tutta l’attività del giorno i bambini saranno sollecitati a raccontare le esperienze vissute, ad esprimere le loro emozioni, ad avanzare proposte ecc.

LABORATORIO DI INGLESE

Progetto di lingua inglese

Il bambino, attraverso il gioco e l’attività strutturata, è messo nelle condizioni di accostarsi alla musicalità e al significato della lingua straniera secondo le medesime dinamiche con cui impara la lingua materna. L’approccio esclusivamente ludico è caratterizzato da autenticità linguistica e mira a promuovere partecipazione e creatività. In conformità con quanto stabilito dalle Indicazioni Nazionali ministeriali, è importante iniziare ad introdurre una seconda lingua straniera fin da subito, poiché questa fase di vita dei bambini è ancora ottimale per l’assimilazione di nuovi suoni e linguaggi. Il Consiglio d’Europa esorta l’impiego delle lingue straniere nella scuola dell’infanzia in quanto luogo ideale per l’apprendimento affettivo di un nuovo modo di comunicare. I bimbi sono ancora in una fase neuronale ricettiva preposta all’assimilazione dei suoni in maniera indelebile: questa è una facoltà che si perde già a partire dai 12 anni. L’insegnante coinvolgerà i bambini utilizzando un linguaggio iconico e musicale e proporrà, inoltre, delle attività motorie utili al bambino per fare esperienza concreta di un
lessico nuovo. Attraverso tali attività motorie il bambino potrà approcciarsi all’inglese in un contesto dinamico e stimolante, ma potrà anche riconoscere il proprio corpo come strumento di conoscenza del mondo, di sperimentazione di emozioni e di espressione del sé. Grazie anche al supporto tecnologico, come la visione di filmati, i bambini osservano i personaggi e imitano i movimenti e i suoni della nuova lingua semplicemente perché percepito come momento di gioco.

LABORATORIO TEATRALE

Gioco, danza e musicalità

Raccontare storie è il modo ideale per veicolare in maniera semplice e al contempo incisiva dei
messaggi educativi. Trasformare poi la storia in un testo teatrale significa utilizzare il linguaggio teatrale, che è il più congeniale al bambino che lo aiuta a interiorizzare meglio tali messaggi. Il teatro, la musica e la danza sono momenti dove si gioca a far finta di…., dove non siamo più quelli che siamo (bambini/e, maestre, mamma e papà, ecc…) ma diventiamo altre persone e usciamo da noi stessi per entrare in altri personaggi. Ci trasformiamo in attori, cantanti, ballerini e ci divertiamo a imitare, cantare, ballare, travestirci e inventare. Inoltre la lingua rappresenta per il bambino il mezzo ideale per tradurre in parole il suo pensiero. Aiutarlo a far ciò significa renderli sicuri di sé e concorre alla costruzione della personalità, maturando la sua identità e la sua autonomia. Il teatro è tutto questo il CREARE UN CLIMA GIOCOSO DOVE OGNUNO OFFRE IL PROPRIO CONTRIBUTO PER LA REALIZZAZIONE di un fine comune. E’ proprio a partire dal corpo che il bambino interagisce con sé e con gli altri; viene guidato all’ascolto attivo della musica proposta, imparando a muoversi seguendo i suggerimenti ritmici e melodici, sviluppando così: la “capacità del fare”, “del creare” e “dell’osservare”.

LABORATORIO DI CONTINUITÀ

Progetti di continuità educativa: nido – scuola infanzia – scuola primaria

La nostra scuola: “La Comunità Educante si apre alla famiglia, al territorio in un progetto di cooperazione. È luogo di ascolto e alleanza educativa con
le famiglie del territorio ed è riferimento culturale per la comunità. Cura l’attività educativa e formativa in continuità verticale (nido e scuola primaria) e orizzontale (con famiglia e altre agenzie del territorio quali: la parrocchia, l’oratorio, il comune, …)”. (Dal Progetto Educativo della nostra scuola) L’identità culturale del bambino, che la scuola dell’infanzia è chiamata ad assumere come dato fondamentale di riferimento della sua progettualità, è composta da un complesso intreccio di influenze. Ciò esige, da parte della scuola, la capacità di porsi in continuità e in complementarità con le esperienze che il bambino compie nei suoi vari ambiti di vita, mediandole culturalmente e collocandole in una prospettiva di sviluppo educativo. Occorre, pertanto, prevedere un sistema di rapporti interattivi tra il servizio nido e la scuola primaria per condividere stili educativi. Per accompagnare il bambino dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia viene stilato un progetto che prevede: – Visita dei bambini del nido alla Scuola dell’Infanzia: per circa un mese continuativo i bambini dell’ultimo anno di Nido entrano nel contesto Scuola dell’Infanzia favorendo un inserimento futuro più sereno. – Colloquio con le Educatrici del nido per uno scambio di informazioni circa la storia del bambino. Per favorire il passaggio dei bambini della Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria, la nostra scuola prevede: – Momenti di dialogo tra docenti delle due istituzioni. – Due mattinate nelle quali i bambini visitano la Scuola Primaria … – Passaggio di informazioni relative al bambino tramite incontri programmati. In tali incontri le docenti della Scuola dell’Infanzia consegnano il profilo globale del bambino alle docenti della Scuola Primaria.

LABORTORIO DI RELIGIONE CATTOLICA

Progetto IRC

L’insegnamento della religione cattolica (IRC) è occasione di sviluppo integrale della personalità dei bambini perchè apre alla dimensione religiosa, promuove la riflessione sul patrimonio di esperienze di ciascuno e contribuisce a rispondere al bisogno di significato. L’IRC è parte integrante del nostro progetto educativo secondo il dettato della legge L. 62/2000 e deve essere accettato da chi iscrive i propri figli nella nostra scuola dell’infanzia paritaria. L’IRC viene svolta in ogni sezione con cadenza settimanale dalla docente di sezione idonea al IRC come decreto rilasciato dall’ordinamento diocesano di Milano.